Percorso:
Si attraversa il territorio dei Comuni di Alpignano, Caselette, Rivoli, Rosta, Villarbasse, Buttigliera Alta, Reano, Avigliana, Trana.
Base di partenza e di arrivo: scuderia Corteira – Alpignano (TO)
Tempo di percorrenza: circa 8 ore
BREVI CONSIDERAZIONI SUL TREKKING:
E’ un bellissimo circuito che passa per un breve tratto sulla pista tagliafuoco del Monte Musinè e attraversa per intero la Collina Morenica di Rivoli/Avigliana.
Trattasi di tuffarsi in un magnifico anfiteatro morenico: un susseguirsi di colline di origine glaciale situate nella parte centro-occidentale della Provincia di Torino.
La Collina Morenica ha una superficie di circa 50 km² e risale tra i 750.000 e i 12.000 anni fa. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza dei massi erratici, alcuni di grandi dimensioni, presenti un po’ ovunque, nei boschi, nei campi e nei centri abitati. In passato, non troppo lontano, i massi erratici furono oggetto di culto e di pratiche magiche. Tra i rilievi vi sono anche alcuni laghi tra cui i più importanti sono quelli di AVIGLIANA di grande interesse naturalistico. Da non dimenticare il laghetto Pessina, piccolo stagno, famoso perché vi si riproducono gli anfibi (il tritone crestato).
Il percorso che porta a Moncuni credo sia uno dei più suggestivi della zona. Per lunghi tratti si ripercorre il Sentiero Dei Pellegrini, che ricorda il periodo in cui il territorio era attraversato dai fedeli in cammino verso le Sedi del Culto (il pellegrino è “colui che viene da fuori e che si muove attraverso i sentieri”).
La Collina Morenica in estate ci offre sentieri sempre ombrosi e freschi che sembrano gallerie scavate nelle fronde di una vegetazione di straordinaria bellezza. Di tanto in tanto, le gallerie si aprono in ampie radure che costituiscono un punto di riferimento importante per il cavaliere che volesse concedere a se stesso e al proprio cavallo un po’ di riposo.
In primavera, invece, ci offre in dono ciò che ha di più bello: le viole, le primule, i ciliegi in fiore, i prati che emanano il loro caratteristico profumo, le piante che riprendono vigore dopo il riposo invernale e il sottobosco che pullula di vita. Le radure si trasformano in tante tavolozze, un vero paradiso per le farfalle, per le api in cerca di nettare e per il capriolo in cerca di pascolo.
Dopo aver attraversato radure e boschi e dopo aver potuto osservare la poiana, il picchio rosso, lo scoiattolo rosso o la volpe arriviamo finalmente ai 641 Mt di MONCUNI.
Dalla vetta la vista spazia a 360° sui Monti della Val Sangone e della Val Susa, sui laghi di Avigliana, sulla collina torinese e sulla pianura pinerolese.
Al Moncuni attraverso la Collina Morenica di Rivoli/Avigliana
La parola alle immagini....
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